Salerno :per sognare la pace…

Nel novembre 2022, durante la manifestazione nazionale per la pace, a Salerno si è tenuto un incontro riflessivo con la partecipazione di diverse realtà associative e di gruppi di varie appartenenze religiose. Questo appuntamento ha generato interesse, facilitato connessioni relazionali e ha ispirato la speranza di promuovere un percorso ecumenico su temi chiave come la pace, la giustizia, la democrazia e la fratellanza.

Grazie alla determinazione di alcuni membri del gruppo promotore, composto dai Missionari Saveriani, Laicato Saveriano, Ufficio Ecumenico ed Ufficio Missionario diocesani, Movimento dei Focolari, Comunità Baha’i , MoVI,Pax Christi, è emersa l’idea di creare una traccia per un percorso comune. Questo progetto mira a consolidare i legami interassociativi e interistituzionali in modo che possano contribuire alla crescita di una cultura comunitaria.

Nel contesto del progetto “Dalla terra promessa alla terra permessa”, dal 25 al 30 agosto 2023, è stata organizzata una “Route estiva” intitolata “Sognare la pace per dare gambe a una nuova umanità” da Mo.Vi Campania. Successivamente, diverse realtà hanno formato il cartello “Sognare la Pace”, con quattro aree di focus: giustizia, fratellanza, democrazia e cura del pianeta.

Numerose iniziative sono seguite, tra cui incontri di approfondimento su temi quali migranti, rotta balcanica, guerre globali, persecuzioni delle donne e dialogo interreligioso. Si sono tenute anche serate spettacolo a tema (cinema, teatro, musica), una mostra su don Milani presentata in due scuole, gite sociali per esplorare le realtà di lavoro e l’opposizione alla camorra in Campania.

Dal 19 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024, presso il Tempio di Pomona nel centro storico di Salerno, si è svolta la mostra “Anime e Volti della Pace”. Organizzata dalla ormai cresciuta rete interassociativa e interreligiosa “Sognare la Pace”, la mostra ha presentato un ricco calendario di iniziative, inclusa la diffusione della Luce della Pace di Betlemme come simbolo religioso e portatore di valori civili ed etici condivisi da tutte le religioni.

La mostra, proveniente da Padova e curata dal dottor Alfonso Pluchinotta, ha cercato di educare alla cooperazione e alla solidarietà attraverso l’esibizione di 70 riproduzioni di opere d’arte significative. Temi come tolleranza, solidarietà, educazione alla non-violenza e fratellanza universale sono stati affrontati. L’arte è stata presentata come un mezzo per comunicare il messaggio di pace, con opere simboliche di artisti più noti come Picasso, Carl Reutersward e Le Corbusier ed altri meno noti. La mostra ha sottolineato un percorso che va dalle conseguenze dirette della guerra alla costruzione della pace attraverso l’avvicinamento all’altro e l’importanza di cambiare se stessi ed educarsi alla pace.

La Mostra “Anime e volti della pace” ha anche offerto spazio a diversi eventi correlati:

L’Azione Cattolica ha portato una riflessione sul Medio Oriente. Humus ha organizzato laboratori di ceramiche presepiali. Le ambasciatrici Erasmus hanno promosso la partecipazione attiva alla vita democratica in Europa. L’associazione Rossetto si è concentrato su pace e giustizia. I rappresentanti Baha’i hanno condiviso il loro punto di vista sulla pace e sui loro templi. Bancaetica ha affrontato il tema della finanza etica.

Il gruppo Laudato si ha promosso iniziative sulla cura del creato e per i bambini. Coop. Il Villaggio di Esteban e RESQ si sono occupati dell’accoglienza dei minori non accompagnati e del soccorso in mare dei migranti. L’incontro interreligioso ha presentato canti e poesie per la pace, enfatizzando l’unità nella diversità. “Essenza di pane” ha offerto un’esperienza unica con il forno di Vincenzo, trasformando la disabilità in risorsa.

Il coro “Sui Generis”, il laboratorio di scrittura poetica per bambini ed adulti con la piccola biblioteca Hormè, e l’iniziativa “Pace e Missione” a cura del Laicato Saveriano hanno arricchito l’evento. L’Istituto buddista “Soka Gakkai” ha offerto riflessioni su “Cambio io, cambia il mondo”. Infine, “Poesia per la pace” ha concluso l’evento con letture partecipate a cura della Casa della Poesia.

Claudio Condorelli

Salerno :per sognare la pace…

Come Gesù Cristo, costretti a fuggire!

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“Come Gesù Cristo, costretti a fuggire” è Il tema scelto dal Santo Padre per la 106a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato .

Vogliamo ricordare come questo tema sia stato affrontato anche nella nostra mostrainteculturalesaveriana “Tanti cuori 1 Capanna” avvenuta a dicembre del 2019: riportiamo di seguito quanto illustrato dalle guide :

A Betlemme come due forestieri !

Maria incinta e suo marito Giuseppe vi erano giunti per via di un censimento. L’amministrazione romanadella regione in accordo con i governanti locali (Erode il Grande), aveva bisogno di documentare e registrarela sua popolazione. Il censimento, ripristinato dall’imperatore Augusto, serviva in primo luogo per definire ilnumero esatto dei titolari della “cittadinanza romana” e di tutti i diritti ad essa connessi; inoltre la pratica delcensimento era funzionale alla esosa tassazione romana.

Da Nazareth di Galilea dove vivevano Giuseppe eMaria avevano attraversato la Palestina per circa 150 km: per quel periodo, una vera e propria “traversata”;

compiuta probabilmente a piedi e a dorso d’asino, con i disagi che possiamo immaginare. Per assolvere agliobblighi del censimento Giuseppe doveva recarsi a Betlemme, perchè originario della stirpe di Davide. ABetlemme infatti era nato Davide. La famiglia di Giuseppe però da generazioni viveva in Galilea a Nazareth;

a Gerusalemme Gesù sarà, non senza una certa punta di ironia, apostrofato dai suoi avversari “il galileo”;Giueseppe e la sua sposa Maria erano dunque galilei: galilei in una cittadina della Giudea. Erano dunquecome due forestieri. Per questo non trovano posto neppure in una locanda.

Molto tempo prima, due donne, anch’esse forestiere, erano giunte a Betlemme; i loro nomi erano Ruth eNoemi: avevano incontrato tutti i disagi che gli stranieri incontrano lasciando la loro terra e povere, senzapatria nè famiglia, erano state costrette a spigolare per vivere.

Ruth però aveva in seguito sposato Booz, ilpadrone dei campi su cui aveva spigolato. Proprio dalla sua discendenza era nato Davide, alla cui stirpeGiuseppe apparteneva.

Nel loro presentarsi a Betlemme come forestieri, nel loro non trovar posto in unalocanda, nel loro sottoporsi ad un censimento voluto sostanzialmente da un’autorità straniera lontana e ostile, Giuseppe e Maria rivivono i disagi e le sofferenze di Ruth e Noemi, e anticipano le sofferenze edisagi di tutti coloro che costretti ad emigrare e lasciare il proprio paese, trovano chiusura, indifferenza, oaperta ostilità.

 

L'immagine può contenere: 3 persone, persone in piedi e folla

 

 

Come Gesù Cristo, costretti a fuggire!

Una mostra : un messaggio!

Cattura

#tanticuori1capanna

Un messaggio trasmesso soprattutto attraverso immagini che evocano, più delle parole, tempi, luoghi, personaggi, che rendono attuali eventi straordinari ormai ritenuti sorpassati o resi banali dall’ abitudine e che ora, invece, attraverso la mostra parlano al nostro cuore.

I destinatari? Quest’anno, diversamente dagli altri anni quando la mostra interculturale saveriana era allestita in casa saveriana e indirizzata soprattutto alle scolaresche, i destinari  della XIV mostra intitolata: TANTI CUORI 1 CAPANNA sono stati “tutti”.

Ciò è stato reso possibile dal verificarsi di tre elementi: il periodo di tempo scelto: dal 7 al 22 dicembre; il luogo dell’allestimento: il tempio di Pomona sito in Salerno via Duomo e l’argomento: la nascita di Gesù. E i laici saveriani, con la loro fede e dedizione, con le loro attitudini artistiche che si vanno sempre più affinando, con la loro disponibilità, la loro caparbietà, in una parola col loro amore ne sono stati i creatori. Questa volta, più ancora dell’aspetto interculturale, ha affascinato l’aspetto interreligioso, particolarmente curato.

TANTI CUORI …innanzi tutto quelli dei visitatori  con i quali siamo entrati in sintonia. Persone di ogni età che vivono relazioni umane sincere, senza pregiudizi di razze, lingue o religioni. Persone che credono in un mondo di pace, disponibili ad accettare la diversità come un valore (come attestato anche dai numerosi messaggi lasciati sul nostro “diario di bordo”

UNA CAPANNA quella di Betlemme, dove il Verbo di Dio si è fatto Uomo…

Nella diversità dei punti di vista, ci conforta la certezza condivisa che la vita che nasce è sempre un valore da proteggere e che val la pena di spendersi con gioia e non di spegnersi davanti alle sollecitazioni violente e rumorose di chi indica l’altro come nemico.  Al di là del profondo significato che ogni cristiano attribuisce al presepe, la Mostra offre importanti spunti di riflessione di tipo antropologico.  -Cambiano i materiali con cui sono costruiti i presepi: metalli diversi, paglia, terracotta, legni, radici, avorio, stoffe, cartapesta…  -Cambiano le fisionomie dei personaggi e il colore della loro pelle.

-Il bimbo viene deposto in una mangiatoia, o in una barchetta…o è legato stretto con uno scialle al dorso di una madonna peruviana che si arrampica su per le Ande

-E a scaldare il bambinello troviamo il bue e l’asinello o anche un lama, o un ariete e un puma, o un pinguino e un orso bianco o un gabbiano e una tartaruga…  Ogni elemento riporta allo specifico culturale del luogo da cui proviene il presepe o alla sensibilità artistica di coloro che lo hanno realizzato.

Ci resta la suggestione dei Magi che guidati da una cometa o da una chimera, giungono alla capanna di Betlemme …poi tornano al loro quotidiano che non sarà più lo stesso. Ogni incontro, ogni esperienza importante che si vive riverbera nelle azioni del quotidiano e ti rende testimone, missionario.

Circa quattromila sono stati i visitatori di ogni età senza escludere alcune scolaresche e i turisti provenienti da diverse città d’ Italia e anche dall’ estero.

Di vario genere sono state le domande, le osservazioni e i confronti su quest’aspetto che li ha molto coinvolti.

I visitatori hanno apprezzato ed ammirato la bellezza, la perfezione, l’originalità di ogni capanna la cui realizzazione oltre a rispecchiare la cultura e le tradizioni del luogo hanno fatto di ogni autore un artista. Questo avviene quando è il cuore a parlare.

A voler cogliere la perfezione dei minimi particolari curati nelle capanne non sarebbe bastata una giornata. E noi “guide” abbiamo avuto la conferma che ancora l’uomo si fa la domanda di senso, che sempre l’uomo è alla ricerca di Dio. Lo abbiamo capito oltre che dal loro interagire, anche dai pensieri che hanno lasciato sul libro delle firme.

Ha lasciato qualcosa nei loro cuori questa mostra? È solo una goccia? Si, ne siamo consapevoli, ma non ci scoraggiamo. Speriamo di continuare!

Irma,Luciano e Rosina

Una mostra : un messaggio!

Salerno :I volontari hanno smontato la mostra (terminata) #tanticuori1capanna

 

Il giorno 22 dicembre è terminata la mostra “Tanticuori1capanna”, svoltasi a Salerno, al “tempio di Pomona” La schiera dei volontari oggi,23 dicembre, ha già smontato gli allestimenti e riportato tutto in deposito. Ci aspetta un Natale in famiglia e avremo tempo per una verifica sull’andamento della manifestazione. Oggi però possiamo dire che grazie all’operato di tanti, abbiamo raggiunto tanti cuori, più o meno curiosi, interessati, meravigliati, concludendo l’esperienza arrivando al traguardo di 3.852 visitatori in 16 giorni di presenza. Ma non è solo un problema di numeri, che ci saremmo potuto aspettare, visto che la manifestazione è stata collocata in un luogo centrale all’interno delle “Luci di Artista”, manifestazione che attira molti turisti; ci sembra, però, che, grazie allo sforzo di tutti, si sia riuscito a comunicare come il presepe possa essere un” segno” per l’educazione interculturale ed interreligiosa.

Ne danno testimonianza i tanti commenti sul libro delle firme. Di seguito ne riportiamo solo alcuni che in questi giorni ho cercato ti trascrivere.

 

 

Complimenti e un ringraziamento per questo bel viaggio tra i presepi del mondo

Andrea Bellandi (arcivescovo della Diocesi Salerno-Campagna-Acerno)

 

Bellissima la mostra è importante il messaggio di fraterna conoscenza tra culture differenti nel rispetto reciproco

Speriamo per un mondo migliore Almeno per i nostri figli

Magnifico! Non servono altre parole per descriverlo!

È un’emozione guardare questi presepi!

Bella iniziativa finisce il mondo in un’unica religione: l’amore!

Bellissima mostra, simbolo della dell’apertura verso nuove culture. L’amore non ha confini, non ha razza ed è giusto ricordarlo, soprattutto in un periodo di chiusura e paura nei confronti del diverso

Luogo incantevole, idea originale che rispecchia il Natale in tutti i popoli. Buon Natale

Un messaggio di pace più che mai attuale e da riscoprire

Meraviglioso il racconto della signora Elsa

Iniziativa unica e originale.

Mostra originale, itinerante ed appassionante. Curata nei dettagli e ben esposta dal personale. Grazie

Bellissima iniziativa, merita una visita. Complimenti da due romani d’adozione.

Presentazione Mirabile è grande amore per la narrazione dell’evento universali: il Natale.

Emozionante mostra di presepi provenienti da tutto il mondo che dimostra come vari popoli possano condividere la propria fede, anche per mezzo della Natività.

Più della mostra , già di per sé molto interessante e suggestiva, è ammirevole l’impegno dei tanti volontari per sottolineare che ciò che unisce gli esseri umani è molto più importante di ciò che li divide .in un’epoca in cui sembra ritornare il razzismo, abbiamo davvero bisogno di semi di pace. Grazie per lo splendido lavoro.

Buon Natale… multiculturale!!

Grazie per avere condiviso un messaggio che resta sempre attuale E che soprattutto valorizza la famiglia

Un’esperienza unica e indimenticabile! Due elementi ci hanno colpito in modo particolare: il primo, pensare alla famiglia di Nazareth come una antesignana di tutti i migranti di oggi. E secondo stato L’esperienza di universalità

La passione che la guida ha messo nel guidarci in questo percorso ha inevitabilmente coinvolto anche noi! Grazie

Abbiamo trovato il posto molto interessante, scoprendo cose di altre culture che non conoscevamo.

Bellissima occasione che ci permette di riconoscerci come figli della stessa terra . luogo incantevole!

Complimenti, Bellissimo è particolarmente emozionante. La cristianità in un tempio romano.

In tutto il mondo Dio si è fatto carne vivo in mezzo agli uomini. Grazie ai tanti artisti di questi straordinari presepi.

Una mostra straordinaria! È un po’ Come sentirsi meno soli al mondo, al di là del colore e della religione siamo un solo Popolo. Grazie

È stata una mostra bellissima! Questa mostra mi ha fatto vedere i presepi provenienti da Paesi diversi con materiali diversi dai nostri.

Complimenti per i presepi e per l’allestimento della mostra. Tutto molto curato.

Mostra molto interessante, espressioni di come in modi e con materiali diversi possa esprimersi la fede punto a testimonianze del carattere sempre più cosmopolita delle nostre società. Complimenti.

Vi porgo i miei complimenti per questa meravigliosa mostra! Dio vi colmi di benedizioni.

Grande messaggio di accoglienza e accettazione aperta a tutti punto Buon lavoro e pace a tutti.

Questa mostra ci ha colpito perché molto creativa e trasmette positività e armonia.

Bella mostra, grande messaggio di accoglienza dei popoli.

Giro del mondo con Maria, Giuseppe e Gesù

Complimenti per la realizzazione di una raccolta molto originale che dovrebbe farci riflettere.

Porterò con me un bellissimo ricordo del Natale 2019

Bellissime immagini, ottimo il risultato dei presepi

Cambia l’orizzonte geografico di provenienza, Cambia il colore della pelle e cambia il linguaggio, ma l’uomo è nato alla stessa maniera in tutte le parti del mondo

Vogliamoci bene! Ottima iniziativa! Questa esposizione dei presepi del mondo ci dona pace. Grazie anche alla signora Rosina che ci ha donato la sua spiegazione Generosa. Grazie a tutto lo staff.

Che Dio ci conduca sempre, tenendoci sempre per mano nel lungo cammino della vita!

Blla cosa dà l’insegnamento di San Francesco che dà presepe ci insegna Uguaglianza di tutte le persone e la pace del mondo Grazie di esistere

Il gelido mondo che ci sta attorno porta luci luminose spesso false e ipocrite. Per fortuna ci sono fiammelle come questo evento che riempiono di meravigliosa e vera luce il Natale.

Veramente bella ed edificante esperienza

Un ottimo sguardo sul mondo e l’opportunità di essere benefattori e costruttori di pace.

Tutto bello è fa aprire la mente

Non è assolutamente una mostra di presepi… e area, e cultura, e intercultura.

Elda e Gianni ringraziano. Non si finisce mai di imparare. Grazie.

Mostra davvero bella e molto preparato il signore nello spiegare il percorso!

Veramente un’esperienza unica, Grazie d’aver ce l’ha fatta provare.

Religione significa Unione e non divisione E questa mossa di presepi riesce in questa impresa

Unione tra i popoli e ciò che rappresenta il presepe.

La più bella collezione di presepi vista in tanti anni…

Siamo rimasti incantati! Grazie per questa opportunità. Mi sento una privilegiata nell’ammirare presepi meravigliosi, unici e Preziosi, di diverse culture ed etnie… Grazie per questo regalo! Complimenti a voi volontari!

Bellissimi presepi che rappresentano uno spaccato sul mondo e sulle culture tanto diverse Eppure così simili.

Un interessante giro di Orizzonte della

creatività umana. Forte è bello. Grazie

Un’esperienza indimenticabile caratterizzata dalla vostra passione

Non si finisce mai di arricchire la propria cultura e la propria anima. Grazie per la guida.

Orginali lo spirito del confronto tra le tre religioni. Grazie alle guide.

Ho vissuto dei momenti di riflessione, ammirando i bellissimi presepi, proveniente da tutte le parti del mondo

L’espressione della fede espressa nel presepe riscaldi il cuore e apre la mente! Il Signore benedica quanti anni organizzate e quanti visitano!!

Questa mostra non spegne la speranza e aiuta ad alimentare l’impegno, nonostante questi tempi bui, combatte la paura del diverso. Nonostante le apparenze l’umanità è una …

Grazie per aver illuminato i nostri cuori con la vostra Guida a significato del vostro lavoro.

L’amore di Dio si manifesta e si manifesterà sempre nei cuori di tutti coloro che lo cercano e lo amano!

Originali presepi. Bellissime le colonne. Realizzato molto bene.

Grazie per aver descritto l’importanza del presepe, simbolo di comunione tra i popoli e nazioni.

Mostra molto interessante che da nuovi spunti di idee per presepi casalinghi, anche un po’ differenti dei nostri stereotipi italiani, Grazie Ciao

Marco e Giulia sono stati qui . Salerno è magica… lo è tutto con la persona giusta!

NON INTERESSATA

Ottima iniziativa, auspicando che possa servire a fare venire meno le sofferenze, i disagi, e l’emarginazione di tutti quei bambini, considerati stranieri, che vivono con i nostri bambini

Qui il vero significato del Natale…

Semplicemente stupore, emozionante.

Ogni incontro fa parte della tua vita… Io aggiungo, se capisci e senti che è unico, mette radici dentro di te …

La  Fede si esprime attraverso la vita perché la Fede e vita: Grazie di averci reso testimoni di piccoli angoli di vita in tutto il mondo

Luogo Molto suggestivo di originale dove viene esaltato l’unione tra popoli in un mondo in cui si fa fatica ad essere uniti. complimenti!

Un viaggio nel mondo, un’esperienza fantastica! Un cuor solo un’anima sola! Complimenti!

Esperienza eccellente. È proprio vero che dalle cose semplice si provano grandi emozioni punto complimenti per allestimento e la disponibilità delle persone addette

Un passo importante è bello per unire, non dividere.

Complimenti per la grande originalità e per l’amore che si respira…

Molto cura nei particolari, merita attenzione ed è bello ritornarci, sarà sempre una scoperta…

Complimenti! Grazie anche della disponibilità e professionalità della guida particolarmente abile nell’illustrare

Interessante quanto sia importante la rappresentazione del presepe, seppure nella sua diversità ad unire popoli e religioni.

Mostra interessante ed originale, piaciuto molto anche alle mie bimbe.

In quel di Salerno sempre iniziative meravigliose. Stupendi presepi hanno allietato la mia vita. Spero di coinvolgere quante più persone possibile, perché la mostra merita! . Grazie!

Ho provato un gran sentimento per gli emarginati.

Un percorso di riflessione interiore. Complimenti!

Percorso culturale, interessante e di arricchimento personale. Un grazie alla guida.

Complimenti, un misto di cultura e d’amore per tutto ciò che è importante…

Siamo rimaste favorevolmente stupiti dalla cortesia e dalla competenza del narratore che ci ha illustrato con simpatia la mostra e la provenienza dei presepi esposti. Un plauso agli organizzatori affinché sia sempre la cultura il motore del mondo

interessante viaggio nel mondo attraverso le diverse interpretazioni culturali del presepe e sorprendente Viaggio nel tempo fino all’origine della rappresentazione della nascita attraverso una visione anche Laica ed un parallelismo con le con la religione musulmana… quasi a simboleggiare l’eguaglianza

Piacevolissima scoperta interculturale attraverso la storia del presepe. Guida d’eccellenza, profondo conoscitore della materia, che ci ha arricchiti e affascinati su una tradizione così radicata nella nostra cultura, ma in fondo poco approfondita.

La scoperta dei presepi del mondo non è solo interessante ma apre gli occhi sui concetti di scambio interculturale ed integrazione. Un punto di attenzione può essere data alla mancanza di presepi provenienti dal nord America e Oceania. complimenti

È bello constatare che presepio è una realtà di tutto il mondo e che unisce le persone nella loro diversità.

 

Salerno :I volontari hanno smontato la mostra (terminata) #tanticuori1capanna

Inaugurata la nuova mostra (07/12/2019)

Il nostro Arcivescovo Primate S.E. mons. Andrea Bellandi ha inaugurato, snodando il nastro, la XIV Mostra Interculturale Saveriana “Tanti cuori 1 capanna” allestita da laici e missionari saveriani di Salerno al Tempio di Pomona.

La Mostra sarà fruibile fino al 22 dicembre con un centinaio di presepi provenienti da tutto il mondo, con le loro specifiche caratteristiche. Aperta a tutti con visite guidate, grazie alla presenza di volontari, vuole essere un segno tangibile di un dialogo possibile con tutti i popoli nell’ambito della cultura dell’incontro partendo proprio dalla grotta di Betlemme.

L’espressione dialogo interreligioso è specificamente un dialogo di religioni si riferisce all’interazione positiva e cooperativa fra gruppi di persone appartenenti a differenti tradizioni religiose, basata sul presupposto che tutte le parti coinvolte, a livello individuale e istituzionale, accettino e operino per la tolleranza e il rispetto reciproco.

Si distingue dal sincretismo in quanto il dialogo si focalizza sulla comprensione tra religioni diverse e sulla tolleranza che ne deriva (rimanendo sulle rispettive posizioni), anziché sulla sintesi di elementi diversi in nuove forme di credenza.

Il Parlamento delle religioni mondiali istituito nel 1993, è considerato da alcuni la nascita formale del dialogo interreligioso.

Nella mostra promossa dall’Arcidiocesi di Salerno, dai Missionari Saveriani, dall’Associazione Laici Saveriani Ad Gentes-onlus, dall’Ufficio Diocesano Migrantes, dal centro Missionario Salerno-Campagna-Acerno in collaborazione con l’Associazione Culturale Trumon, attraverso cinque scatti fotografici d’autore, l’equipe formativa ha inteso presentare la Sacra Famiglia come modello delle famiglie migranti, sfollate o rifugiate di oggi, occasione di formazione, espediente di evangelizzazione e potente strumento di animazione missionaria.

Gli orari in cui sarà possibile visitare la Mostra a ingresso gratuito, nel prestigioso Tempio di Pomona in piazzetta Piantanova, (accanto al duomo) saranno dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00; sabato e domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 21.00. Per prenotare le visite guidate è possibile telefonare al 3505818315.

Inaugurata la nuova mostra (07/12/2019)

INAUGURAZIONE XIV Mostra Interculturale Saveriana “Tanti cuori 1 capanna”

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Si svolgerà sabato 7 dicembre alle 16.30, alla presenza del’ Arcivescovo della Diocesi Salerno-Campagna Acerno mons. Andrea Bellandi,  il taglio del nastro della XIV Mostra Interculturale Saveriana dal titolo  “Tanti cuori 1 capanna” e dall’eloquente sottotitolo “dalla tradizione cristiana, un segno per l’educazione interculturale e interreligiosa .

La Mostra allestita da Missionari Saveriani di Salerno, dall’Associazione Laici Saveriani AD GENTES – onlus, dall’Ufficio Diocesano MIGRANTES e dal Centro Missionario della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno sarà fruibile fino al 22 dicembre con presepi provenienti da tutto il mondo. Aperta a tutti con visite guidate, grazie alla presenza di volontari, vuole essere un segno tangibile di un dialogo possibile con tutti i popoli nell’ambito della cultura dell’incontro partendo proprio dalla grotta di Betlemme.

Cinque scatti fotografici d’autore realizzati da Ivan Romano, fotografo salernitano impegnato da anni nel racconto degli ultimi con reportage e documentari fotografici, presentano la Sacra Famiglia come modello delle famiglie migranti, sfollate o rifugiate della quotidianità

INAUGURAZIONE XIV Mostra Interculturale Saveriana “Tanti cuori 1 capanna”

30 settembre/15 ottobre a Parma : Il confine… lo spazio che unisce

Dal 30 settembre al 15 ottobre 2019 Si è svolta nella casa madre dei Missinari Saveriani di Parma la mostra  : Il confine …Lo spazio che unisce. La mostra . come di consueto, è stata preceduta da un momento di formazione delle guide Tenuta da Stefano Serraino del Laicato saveriano di Desio dove si era già precedentemente tenuta la mostra.

 

 

Oggi, sotto l’urto delle ondate migratorie e dei rinascenti nazionalismi, i confini tornano ad essere presidiati e nuovi muri vengono eretti. Il confine è per sua natura una convenzione che separa e divide, ma che, allo stesso tempo, istituisce appartenenza e garantisce protezione. Non cedendo alla idolatria dei confini, senza al contempo rinunciare alla propria identità storica e culturale, si può immaginare un mondo in cui il confine diventi finalmente luogo di incontro, esperienza concreta di dialogo tra culture, lingue e tradizioni differenti.

Scuole, gruppi ed associazioni hanno partecipato a questo evento. Di seguito riportiamo la lettera di Padre Filippo Rondi sx che fa il punto della partecipazione

Carissime carissimi, pace e bene.

Anche se con “buon” ritardo vi scrivo per presentarvi una sintesi “tecnico-numerica”della  mostra interculturale Il confine… lo spazio che unisce.

I numeri possono darci un’idea oggettiva di quanti hanno visitato la mostrama non potranno mai sostituire l’esperienza viva fatta e le relazioni costruite durante le due prime settimane di ottobre.

Davvero una bella esperienza, un’occasione di crescita e di incontro con alunni, insegnanti, docenti di ogni ordine e grado.La mostra cha particolarmente interessato e conquistato le classi della scuola secondaria di II°perché ha permesso a molti di vedere come molti confini sono e stanno sempre più trasformandosi in “muri”.

Particolarmente significativa il venerdì 04 ottobre, GIORNATA DEL DIALOGO INTERRELIGIOSO organizzata con il FORUM INTERRELIGIOSO DI PARMA

e le docenti di religione. Le classi – sc. superiore la mattina e elementare nel primo pomeriggio che hanno aderito al programma con tanto di itinerario interreligioso –hanno tutte visitato la mostra. Bello il momento delle danze ebraiche che hanno conquistato anche molti confratelli della casa Madre.

Anche quest’anno alcune classi hanno fatto visita al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico.

Significativa anche la tempistica considerato il fatto che si celebra quest’anno il XXX anniversario della/dalla caduta del muro di Berlino.

Un grazie a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del progetto e, in particolare, al gruppo “Working progress” della parrocchia

del Corpus Domini guidato da Filippo Binini che ha realizzato la parte strutturale dell’allestimento.

Un grazie ai laici sx di Salerno che hanno ideato la mostra; un grazie sentito a Stefano Serraino: la sua competenza unita alla sua grande generosità (cfr. viaggi a Parma) hanno permesso di realizzare una mostra davvero provocante e significativa.

Hanno visitato la mostra:
Scuola Primaria
Classe V: numero classi 8; per un totale di alunni: 200
Classe IV: numero classi 5; per un numero totale di alunni:125
Classe III: numero classi 3; per un totale di alunni: 75
Secondaria di I°
Classe III media: numero classi 1; per un totale di alunni: 25
Secondarie di II°
Classe I: numero classi 8; per un totale di alunni: 200;
Classe II: numero classi 2; per un totale di alunni: 50
Classe III: numero classi 3; per un totale di alunni: 75
Classe IV (di cui una serale) numero 9; per un totale di alunni tot. 215
Classe V: numero classi 3; per un totale di alunni: tot. 75

Gruppi giovanili parrocchiali: 2 gruppi per un totale visitatori: 40
Fuci: Gruppo universitari di Parma: per un totale di visitatori: 10

Totali visitatori: 1090*
*Oltre alle persone che hanno visitato la mostra nei pomeriggi di sabato 5 e
12 ottobre.
Ci hanno fatto visita:
La Scuola Primaria Toscanini con 6 classi; la Primaria Montebello con 3
classi; la Primaria Racagni con 1 classe; la Primaria Mario Lodi con 2 classi;
la Scuola Primaria di Edith con 2 classi.
La Scuola Secondaria di I° Newton con 1 classe.
Il Liceo Artistico Toschi con 8 classi; il Liceo Scientifico Ulivi con 3 classi; il
Liceo Linguistico Marconi con 4 classi; l’Istituto Tecnico Professionale
Giordani con 2 classi; la parrocchia della Trasfigurazione con 2 gruppi
giovanili e la Fuci di Parma.

Padre Filippo Rondi

 

30 settembre/15 ottobre a Parma : Il confine… lo spazio che unisce

Il grido della terra : mostra saveriana a scuola

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Da tempo la Terra conosce molte sofferenze. Noi la stiamo sottoponendo a troppo stress inquinando l’atmosfera, surriscaldandola e avvelenando gli oceani. Ha troppe cose da cui guarire per poterlo fare da sola!!    Perciò è tempo di incominciare a pensare, agire…pensare   che la Terra non è solo l’ambiente in cui viviamo ma fa parte di noi e occorre prendersene cura.

Con questo appello appassionato e straordinariamente attuale contenuto nell’Enciclica ”Laudato si” papa Francesco si rivolge a ogni persona che abita il pianeta. Egli invita grandi e piccoli a sentirsi responsabili di quanto succede e a cambiare abitudini. Ma lo sguardo della cura è quello che più ci introduce nel pensiero del Papa che cosi ci sollecita” Se ci prendiamo cura della natura, la natura si prende cura di noi”. Ed è proprio “La cura della casa comune” il sottotitolo dell’ Enciclica e la titolazione data alla mostra curata dall’EMI che padri e laici missionari saveriani hanno proposto all’Istituto Superiore” S. Caterina” di Salerno dall’ 8 al 12 aprile di quest’anno. La mostra , che si articola in 12 pannelli espositivi e che costituisce un valido percorso di conoscenza dell’ Enciclica di papa Francesco, è stata vissuta dai proponenti come un’azione di responsabilità   nei confronti dei giovani , responsabilità di informare e di informarsi ma soprattutto come momento privilegiato per ascoltarli e per far emergere le loro speranze legate anche ad una nuova relazione tra l’essere umano e la natura.

In concreto nei cinque giorni di presenza nell’Istituto “S. Caterina” nell’arco di due ore della giornata scolastica alcuni padri e laici missionari saveriani hanno guidato un gruppo ristretto di studenti nella visita ai pannelli espositivi disposti nell’atrio dell’ Istituto poi, in una sala predisposta, hanno proposto la visione di un documentario riguardante il problema dei rifiuti in Campania. Successivamente con domande orientanti hanno aiutato i giovani ad esprimere le loro sensazioni, riflessioni e comportamenti quotidiani inerenti alla difesa e salvaguardia dell’ambiente. A conclusione sono state consegnate agli studenti presenti agli incontri delle cartoline illustrate contenenti la descrizione di gesti quotidiani da praticare per ridurre lo spreco alimentare, lo spreco dell’acqua, l’inquinamento dell’aria e del suolo.

Nonostante i limiti che pure non sono mancati nell’organizzazione di questi momenti a scuola, l’esperienza con i giovani è stata ricca di sollecitazioni e aperture , apertura sicuramente al mondo della missione quando quel martedi’ di aprile uno studente annoiato e distratto dal solito cellulare, entrando nella sala incuriosito dalla presenza di un padre missionario lo ha sollecitato a parlare. Cosi lui e gli altri lo hanno ascoltato e Padre Claudio ha raccontato del Burundi ,della sua vita da missionario tra i giovani africani.

Quel giorno dunque al grido della Terra che soffre per le sue ferite si è dato attenzione alle sofferenze di chi vive l’odio razziale, l’ impoverimento……    Integrazioni, interconnessioni queste che nelle discussioni sull’ambiente sono care a papa Francesco, che, come Francesco d’Assisi ,con il suo amore per le meraviglie del Creato” la casa comune” lancia a tutti, cristiani e non cristiani di oggi, una grande sfida prima di tutto culturale.

Angela marano

Il grido della terra : mostra saveriana a scuola

OGNUNO DI NOI È UNA STORIA VIVENTE

Dal sito http://www.saveriani.it

da alcuni anni il nostro Istituto, Comprensivo I° di Cesano Maderno, collabora con i Padri Saveriani.

Le nostre scuole avevano un’esigenza educativa forte e urgente e quindi ci siamo rivolti alla Casa dei Saveriani di Desio.

La risposta è arrivata con micro-progetti concreti e mirati per i ragazzi della scuola secondaria, ex scuola media. I ragazzi pre-adolescenti e adolescenti sono diventati così oggetto di attenzione educativa e soggetto attivo rispetto alle proposte dei Padri.

La sfida è quella di educare alla pace che non si può dare per scontata, alla diversità come ricchezza, all’ importanza di essere, nella singolarità, parte di un tutto che si deve custodire per poter crescere insieme, all’intercultura come una pluralità che apre a incontri e possibilità, perché i ragazzi (ma non solo) possano imparare a co-abitare in un mondo che non corrisponde più a quello delle generazioni precedenti, ma che è molto più ricco, molto più complesso e che quindi potrebbe suscitare paure e sgomenti.

Sentimenti disorientanti e conflittuali si respirano però soprattutto fra gli adulti, poiché per i giovanissimi la pluralità è ormai un dato di fatto.

Ma la scuola da sola non è abbastanza per mostrare possibilità di buono, di bello, di speranza: i ragazzi hanno bisogno di testimoni e testimonianze solide e credibili, che non arrivino solo dai docenti.

Così in questo anno scolastico 2018/2019 i Saveriani ci hanno proposto il progetto: “Dialogo inter-culturale, dall’integrazione all’interazione”. Tutte le classi TERZE del nostro Istituto -ben 10!- hanno aderito all’iniziativa.

Padre Adili e Padre Pierobon hanno parlato a circa 240 ragazzi e ragazze di 14 anni. I Padri, ognuno con il proprio stile comunicativo ed educativo, hanno aperto un varco nei gruppi e sono riusciti a catturare l’attenzione e la partecipazione di tutti i ragazzi, che avevano precedentemente svolto un’attività propedeutica, grazie all’allestimento, nel corridoio centrale della scuola, della mostra: “Ti racconto una storia. C’era un volto…”. Pannelli parlanti che con fotografie e didascalie hanno pungolato la riflessione su una semplice domanda: chi è l’altro?

I Padri hanno preso per mano i ragazzi e li hanno accompagnati nella sperimentazione di un percorso interiore e allo stesso tempo comunitario. Gli altri non sono una categoria generalizzante, ma sono bambini, bambine, ragazzi, ragazze, uomini e donne con un volto preciso, con un nome preciso e una storia da raccontare.

Ognuno di noi è una storia vivente, ognuno di noi ha un volto che esprime se stesso, un’identità, dei sentimenti. Ognuno di noi può essere l’altro!

I ragazzi sono stati rapiti dalle riflessioni, dalle considerazioni, dai ragionamenti. Hanno cantato, scritto, lavorato in gruppo, guardato video, hanno aperto le loro menti e i loro cuori, mettendosi veramente in gioco.

La nostra scuola di Cesano Maderno non può che ringraziare per questo prezioso aiuto i Padri Saveriano di Desio, che stanno compiendo la loro missione evangelizzatrice (forse ri-evangelizzatrice) collaborando appieno nella crescita umana dei nostri ragazzi.

prof. GIANNA MARTINA

OGNUNO DI NOI È UNA STORIA VIVENTE