
Dal sito http://www.saveriani.it
da alcuni anni il nostro Istituto, Comprensivo I° di Cesano Maderno, collabora con i Padri Saveriani.
Le nostre scuole avevano un’esigenza educativa forte e urgente e quindi ci siamo rivolti alla Casa dei Saveriani di Desio.
La risposta è arrivata con micro-progetti concreti e mirati per i ragazzi della scuola secondaria, ex scuola media. I ragazzi pre-adolescenti e adolescenti sono diventati così oggetto di attenzione educativa e soggetto attivo rispetto alle proposte dei Padri.
La sfida è quella di educare alla pace che non si può dare per scontata, alla diversità come ricchezza, all’ importanza di essere, nella singolarità, parte di un tutto che si deve custodire per poter crescere insieme, all’intercultura come una pluralità che apre a incontri e possibilità, perché i ragazzi (ma non solo) possano imparare a co-abitare in un mondo che non corrisponde più a quello delle generazioni precedenti, ma che è molto più ricco, molto più complesso e che quindi potrebbe suscitare paure e sgomenti.
Sentimenti disorientanti e conflittuali si respirano però soprattutto fra gli adulti, poiché per i giovanissimi la pluralità è ormai un dato di fatto.
Ma la scuola da sola non è abbastanza per mostrare possibilità di buono, di bello, di speranza: i ragazzi hanno bisogno di testimoni e testimonianze solide e credibili, che non arrivino solo dai docenti.
Così in questo anno scolastico 2018/2019 i Saveriani ci hanno proposto il progetto: “Dialogo inter-culturale, dall’integrazione all’interazione”. Tutte le classi TERZE del nostro Istituto -ben 10!- hanno aderito all’iniziativa.
Padre Adili e Padre Pierobon hanno parlato a circa 240 ragazzi e ragazze di 14 anni. I Padri, ognuno con il proprio stile comunicativo ed educativo, hanno aperto un varco nei gruppi e sono riusciti a catturare l’attenzione e la partecipazione di tutti i ragazzi, che avevano precedentemente svolto un’attività propedeutica, grazie all’allestimento, nel corridoio centrale della scuola, della mostra: “Ti racconto una storia. C’era un volto…”. Pannelli parlanti che con fotografie e didascalie hanno pungolato la riflessione su una semplice domanda: chi è l’altro?
I Padri hanno preso per mano i ragazzi e li hanno accompagnati nella sperimentazione di un percorso interiore e allo stesso tempo comunitario. Gli altri non sono una categoria generalizzante, ma sono bambini, bambine, ragazzi, ragazze, uomini e donne con un volto preciso, con un nome preciso e una storia da raccontare.
Ognuno di noi è una storia vivente, ognuno di noi ha un volto che esprime se stesso, un’identità, dei sentimenti. Ognuno di noi può essere l’altro!
I ragazzi sono stati rapiti dalle riflessioni, dalle considerazioni, dai ragionamenti. Hanno cantato, scritto, lavorato in gruppo, guardato video, hanno aperto le loro menti e i loro cuori, mettendosi veramente in gioco.
La nostra scuola di Cesano Maderno non può che ringraziare per questo prezioso aiuto i Padri Saveriano di Desio, che stanno compiendo la loro missione evangelizzatrice (forse ri-evangelizzatrice) collaborando appieno nella crescita umana dei nostri ragazzi.
prof. GIANNA MARTINA